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BOLOGNA: LA “TURRITA”, Art Hotel Commercianti

Commercianti Hotel rediseño - Bologna -

BOLOGNA: LA “TURRITA”

Settembre 01 2023
CURIOSITÁ BOLOGNA
Uno dei numerosi epiteti coniati per Bologna è proprio la “Turrita”: termine che deriva dal latino “turritus”, e significa cinto e munito di torri. Si sa, il simbolo per antonomasia di Bologna sono le Due Torri, la Torre degli Asinelli, la sua sorellina minore Torre di Garisenda (anche citata più volte da Dante) e la Torre Prendiparte, sede di un albergo e di un suggestivo rooftop. Eravate però a conoscenza che una volta di torri a Bologna ce n’erano più di 100? Si è dibattuto a lungo sul numero preciso delle torri presenti in città e ancora oggi non è stato possibile stabilirlo e, nel corso del XIII secolo, molte torri crollarono o vennero volutamente “mozzate”, motivo per cui ad oggi ne sopravvivono soltanto 24. L’ Art Hotel dei Commercianti conosce bene queste torri, tutte vicinissime alla struttura, ma non solo! Scopritele con noi..

La più famosa
Questa magnifica torre medievale, la più alta d'Italia con i suoi 97,20 metri, dista a pochissimi minuti a piedi dal nostro Hotel nel centro di Bologna. Fu eretta per proteggere la città, su ordine dell'imperatore, appena fuori dalla prima cinta muraria tra il tardo XI e l'inizio del XII secolo. Recenti studi datano la sua costruzione tra il 1060 e il 1100, rendendola ancora più intrigante. Ma c'è di più. Una leggenda avvolge questa torre, la quale narra di un giovane trasportatore di sabbia e ghiaia, che aveva fatto dei muli il suo mezzo di lavoro. Durante uno dei suoi viaggi, incrociò lo sguardo di una ragazza di straordinaria bellezza e se ne innamorò irrimediabilmente. Determinato a unirsi a lei per sempre, il giovane si dichiarò e chiese la sua mano al padre, un uomo ricco e nobile. Ma quest'ultimo lo sfidò schernendolo: "Potrai sposarla solo se porterai in dote la torre più alta della città." E così, il giovane innamorato intraprese una ricerca senza sosta, fino a quando, raccogliendo ghiaia lungo il fiume, trovò un forziere ricolmo di oro. Con questo tesoro inaspettato, in soli nove anni, fece costruire la torre, dimostrando la sua determinazione e il suo amore per quella ragazza così speciale. La loro unione divenne realtà, proprio come se fosse tratta da un racconto incantato. Ma questa torre non è solo una leggenda, ma una testimonianza autentica del passato glorioso di Bologna. È l'unica torre della città che è aperta regolarmente al pubblico, offrendo loro un'esperienza unica di salire, 498 gradini non troppo facili, e ammirare dall'alto uno spettacolo mozzafiato. Da lassù, ci si può lasciar sedurre dalla vista di Bologna e delle altre torri che ancora spuntano a vista tra i palazzi bolognesi, testimoni silenziosi di un'epoca straordinaria.


La più storta
La Torre Garisenda, coeva alla sua sorella maggiore, è una delle protagoniste affascinanti dello skyline bolognese che si distingue per la sua altezza leggermente ridotta, 47 metri. Tuttavia, nonostante la sua modesta statura, questa torre incanta gli occhi di tutti coloro che la osservano con il suo angolo d'inclinazione di 4° (con una leggera sbavatura di 3,22 metri), riuscendo a sfidare con audacia la celebre Torre di Pisa, che si inchina leggermente di più con i suoi attuali e rigidi 3,97°. Ci si può chiedere: ma è stata sempre così storta? La risposta è un inequivocabile sì: la sua pendenza è frutto del cedimento del terreno e delle fondamenta nel corso dei secoli, tanto che persino Dante ne accenna nel XXXI Canto dell'Inferno. Intorno alla metà del XIV secolo, infine, per timore di un futuro collasso, la torre fu abbassata, ma, nonostante ciò, rimane ancora oggi oggetto di un attento restauro che mira a preservarne la struttura.


Simbolo di potere o difesa?
Un’altra domanda molto gettonata riguarda la ragione della presenza di tutte queste torri. Il motivo preciso ancora rimane sconosciuto, anche se la teoria più plausibile sembra essere quella legata al potere delle famiglie più ricche della città che, tramite la costruzione di alte torri, sfoggiavano il loro agio e benessere economico. In più, le torri costituivano delle vere e proprie fortezze con un grosso ruolo per la difesa della città, funzione che cessarono di avere nel Trecento quando la guerra fra guelfi e ghibellini cessò: da quel momento in poi le torri non vennero più costruite.

Le torri “private”
Oltre alle torri vere e proprie, crebbero a scopo abitativo le cosiddette case-torri, meno elevate che potevano collegarsi alle circostanti case in legno attraverso ponteggi che consentivano di raggiungere le abitazioni dei propri congiunti. Le finestre visibili erano in realtà porte per accedere ai ponteggi esterni lignei, dalle cui altezze era possibile una migliore difesa in caso di aggressioni. Insomma, le torri bolognesi svolgevano tre funzioni: difensiva, abitativa ed estetica.

La nostra torre!
L’Art Hotel Commercianti, facilmente raggiungibile grazie al trasporto pubblico di Bologna , può offrirvi un’esperienza unica: se vi stavate chiedendo come dovesse essere abitare in una torre, abbiamo qualcosa che può fare al caso vostro. Una delle nostre particolari camere affacciate sulla Basilica di San Petronio , l’affascinante “Suite della torre” si trova racchiusa nell’area più antica dell’edificio, la torre medievale arrivata sino a noi tronca della sua parte finale, forse a seguito dell’antico incendio del 1141 di cui sono rimaste numerose tracce nelle travature originali del solaio del terzo piano. Nonostante ciò, è ancora possibile apprezzare gli antichi affreschi realizzati nel Trecento ed immergersi in un’esperienza super- bolognese senza Precedenti.
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